Militarizzazioni

Dopo Vicenza, anche la provincia di Siracusa sarà militarizzata

Centro Studi Territoriali Ddisa
  Il testo integrale dell`opposizione alla variante del Piano regolatore di Lentini (Siracusa) firmata alle organizzazioni ambientaliste, contro trasformazione da zona agricola a zona residenziale dei terreni posti nelle contrade Xirumi, Cappellina Tirirò, per un “complesso insediativo chiuso ad uso collettivo destinato alla esclusiva residenza temporanea dei militari americani della base di Sigonella US. Navy”.
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Testo integrale opposizione alla deliberazione del 18.04.2006 relativa alla variante al P.R.G.

Prot comune di Lentini 08 giugno 2OO6

• Al Commissario Straordinario Lentini • Al Presidente del consiglio comunale Lentini • Al segretario Generale Lentini • All’Assessorato B13.CC.AA Siracusa Servizio per i beni architettonici, naturalistici, paesaggistici ed urbanistici • All’Assessorato BB.CC.AA Siracusa Servizio Museo Archeologico di lentini

Oggetto: opposizione alla deliberazione del 18.04.2006 relativa alla variante al P.R.G.

Le sottoscritte associazioni, società e movimenti presentano opposizione alla deliberazione consiliare del 18 aprile 2006 relativa alla variante del P.R.G., che prevede la trasformazione da zona agricola a zona residenziale dei terreni posti nelle contrade Xirumi, Cappellina Tirirò, per un “complesso insediativo chiuso ad uso collettivo destinato alla esclusiva residenza temporanea dei militari americani della base Sigonella US. Navy”.

Tutta l’operazione “Scirumi” appare sin dall’inizio viziata da una serie di errori, di violazioni e di omissioni che duramente configgono con la moralità, la trasparenza, e le leggi. A tal proposito, i sottoscritti, presentano le seguenti osservazioni:

Il Consiglio Comunale ha proceduto alla variazione del Piano Regolatore Generale, con relativa trasformazione di aree agricole “E” in zone residenziali “CE4”, su proposta della società Scirumi sri., che sostiene, ma non documenta, d’essere l’interprete di una richiesta del comando militare americano della base Sigonella U.S. Navy. Benché tale omissione sia stata fatta rilevare da alcuni consiglieri dell’opposizione, il Consiglio Comunale ha tuttavia deliberato d’urgenza, adducendo “l’importante rilevanza sociale” e “il pubblico interesse”, basandosi su numeri ipotetici e su altrettanto ipotetici ritorni economici. In violazione alla logica ed alle leggi si sono così invalidate natura e finalità del Piano Regolatore Generale e di ogni pianificazione urbanistica. Finalità del P.R.G., infatti, dovrebbe essere il “potenziamento del ruolo delle comunità locali nella gestione del territorio” oltre che “la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale e dell’ambiente”, come prescritto dalla L.R. 7 1/78. Il dimensionamento e il sovradimensionamento del P.R.G. dovrebbe così essere il risultato dell’analisi della situazione demografica ed edilizia del Comune, della valutazione dei suoi reali fabbisogni. Non certo “rispondere d’urgenza” a richieste limpidamente speculative e lontane dai bisogni reali della comunità locale.

Il Consiglio Comunale, ha deliberato il cambio di destinazione d’uso in palese violazione dell’art.2 della L.R. 71/78. Per il cambio di destinazione d’uso dei terreni ricadenti nelle c/de Xirumi, Cappellina e Tirirò, la deliberazione consiliare rimanda, infatti, agli articoli n. 3, 4 e 15 della L.R. 27.11.1978 n. 71, legge richiamata dalla stessa società Scirumi, omettendo di ricordare le prescrizioni contenute nel quarto comma dell’art. 2, che a proposito dei criteri di formazione dei piani regolatori generali dispone quanto segue: “Nella formazione degli strumenti urbanistici generali non possono essere destinati ad usi extra agricoli i suoli utilizzati per colture specializzate, irrigue o dotati di ìnfrastrutture ed impianti a supporto dell ‘attività agricola, se non in via eccezionale, quando manchino ragionevoli possibilità di localizzazioni alternative. Le eventuali eccezioni devono essere congruamente motivate.”. Poiché, com’è noto, i terreni ricadenti nelle contrade in questione sono utilizzati per colture specializzate, irrigue (aranceti) e dotate di infrastrutture ed impianti a supporto delle attività agricole, sembra evidente l’inammissibilità della variante in questione. D’altro canto non risulta che nessuna congrua motivazione a tale variante sia stata addotta né dalla società Scirumi, né dal Consiglio Comunale che ha deliberato.

• La variante approvata prevede che il complesso insediativo sia destinato “alla esclusiva residenza temporanea dei militari americani” e che non sia consentito il cambio di destinazione d’uso. Si osserva a tal riguardo che uno sconvolgimento di tali dimensioni del P.R.G. per esclusivo uso temporaneo da parte di militari stranieri non residenti e quindi con forti possibilità di abbandono dell’intero complesso, rappresenti un ulteriore scriteriato modo di pianificare le politiche territoriali a danno della comunità residente ed a favore di ben individuati gruppi di speculatori.

• La deliberazione di approvazione del 18.04.2006 cita tra i pareri “visti” quello della Soprintendenza ai BB. CC. AA, Servizio per i beni architettonici, naturali, naturalistici, paesaggistici ed urbanistici, a firma del responsabile del servizio I, architetto O. Susan, e con il visto del Soprintendente architetto M. Muti. Tale parere espresso con nota del 23 gennaio 2006 prot. 497, che rinvia a sua volta al parere del C.R.U. dell’Ass.to Regionale Territorio Ambiente, avrebbe tuttavia dovuto far riflettere il frettoloso Consiglio Comunale sulla dubbia liceità dell’operazione speculativa della società Scirumi. La nota, nel ribadire il vincolo paesaggistico cui sono sottoposti i terreni in questione, si esprime così: “entrambe le aree individuate in planimetria con le lettere A. e B. risultano sottoposte a vincolo paesaggistico di cui al decreto del 07.08.1995 pubblicato nella G. UR.S. del 21.10.1995; il vincolo paesaggistico non esclude a priori l’attività edificatoria, ma impone tuttavia la salvaguardia di quelle caratteristiche proprie che ne hanno determinato l’emissione.”. Ebbene le caratteristiche proprie sono quelle della ruralità del paesaggio che con il “complesso insediativo chiuso ad uso collettivo per residenza esclusiva di militari americani risultano essere assolutamente incompatibili.

• La zona di Xirumi, Cappellina e Tirirò è interessata da almeno due aree archeologiche. Una di queste, individuata con nota 2353 del 14 dicembre 2005 del Servizio Museo Archeologico di Lentini ecc. a firma del dirigente Dott. Guzzardi, che tuttavia precisa “nulla osta per quanto di stretta competenza all ‘approvazione della proposta di variante” (nota n. 484 del 14 marzo 2006), ricade proprio all’interno della cinta del complesso insediativo in questione. L’altra area, di cui nessuno fa menzione e per gli scriventi di particolare importanza storica e culturale, è il vasto insediamento rupestre sul colle di 5. Basilio, che domina appunto il vasto paesaggio rurale delle contrade di Xirumi e Cappellina poste a nord e di Tirirò a sud. L’insediamento proposto dalla speculazione della società Scirumi rovinerebbe irrimediabilmente il contesto paesaggistico, contravvenendo tra l’altro alla lettera c. dell’art. i della citata L.R. 71/78.

Alle osservazioni su riportate va aggiunta la poca trasparenza nell’intera conduzione dell’operazione Scirumi. Nel verbale della riunione consiliare del 18.04.2006 sono riportate anche le parole del consigliere Sebastiano Ramaci, che nel ricordare come l’amministrazione Neri abbia “risposto prontamente” alla richiesta della Scirumi s.r.l., “riconoscendone l’interesse pubblico”, sottolinea che l’amministrazione Neri “ha lavorato, non dal 17.02. 06, ma da un anno circa”. Ci si domanda in che modo e perchè “l’amministrazione Neri” abbia lavorato a questa operazione ancora un anno prima circa, che il dott. Mauro De Paoli, presidente della Scirumi presentasse ( .02.2006) al Comune la sua richiesta di variante al P.R.G.

In conclusione,

Vista la L.R. 71/78, articolo n.l, lettere a e c a proposito delle finalità del P.R.G. Vista la L.R. 7 1/78 articlo 2 quarto comma sull’impossibilità di destinare ad usi extra agricoli i suoli utilizzati per colture specializzate Vista la sussistenza nelle aree in questione di zone archeologiche e di vincoli paesaggistici e visto a tal proposito il decreto del 7.08.1995 in GURS 21.10.1995 Visto che nulla ha da beneficiare il Comune per il danno paesaggistico che produrrebbe un insediamento residenziale di tali proporzioni in una zona agricola; e che il prospettato e tanto propagandato ritorno economico appare fumoso ed incerto (come sottolinea la stessa Società Scirumi , la cifra di € 2000.000,00, come tutte le altre cifre, da quelle 1Cl a quelle delle opere promesse, a quelle dei lavoratori da impiegare, sono puramente ipotetiche e modulate “in relazione alla reale realizzazione dei complessi insediativi nei due lotti di terreno oggetto del cambio di destinazione d’uso”.) Visto tutto ciò i sottoscritti ritengono che sussistano validi motivi per annullare la deliberazione di variazione d’uso da zona agricola a zona residenziale proposta dalla società Scirumi per i terreni in contrada Xirumi, Capellina e Tirirò.

Lentini 7 giugno 2006

Centro Studi Territoriali Ddisa, associazione no-profit,

La Redazione di Girodivite.it, giornale on line

I Verdi di Lentini e la Federazione Provinciale di Siracusa

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