LAGOS. Sono saliti a circa un centinaio i morti e a oltre seimila gli sfollati per le violenze scoppiate da circa un mese a Port Harcourt, un centro petrolifero nel sudest del paese. Secondo il Comitato per la difesa dei diritti umani (Cdhr), un`organizzazione con sede a Lagos, gli scontri coinvolgono almeno due gruppi criminali locali legati ad alcuni ambienti politici, la cui principale attività è sottrarre petrolio agli oleodotti locali per poi rivenderlo.
Il peggioramento delle condizioni di sicurezza nella regione del Delta – afferma il Comitato – potrebbe mettere in crisi il governo dello stato di Rivers, guidato da Peter Odili e dal suo Partito democratico del popolo (Pdp).
La scorsa settimana le autorità federali hanno inviato truppe di rinforzo per pattugliare la città di circa tre milioni di abitanti, uno dei maggiori centri della produzione petrolifera nigeriana. La Nigeria è il principale produttore di petrolio in Africa, con una capacità di due milioni e mezzo di barili al giorno.
Il Manifesto 14-9-04