Lo ha detto ai media locali il ministero dell’interno, specificando che tra gli arrestati c’è Rameswore Phuyal, segretario distrettuale per Kathmandu del ‘Partito comunista del Nepal’-Uml, il secondo del paese.
Il dicastero ha aggiunto che si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e manifestanti in diverse località, soprattutto nei campus universitari, provocando il ferimento di 23 poliziotti.
Per tutta la giornata odierna i principali esercizi commerciali, gli uffici e gli istituti scolastici sono rimasti chiusi, mentre alcuni dimostranti scendevano in piazza e davano fuoco agli pneumatici, per esprimere dissenso contro il gesto dell’esponente delle forze dell’ordine che mercoledì intorno alle 23:00 locali aveva aperto il fuoco a Nagarkot, circa 30 chilometri dalla capitale Kathmandu, nella piazza antistante il tempio della dea Kalika dove si stavano svolgendo i festeggiamenti in onore della divinità, per poi togliersi la vita.
In Nepal, teatro dal 1996 di un conflitto avviato dai ribelli maoisti, le forze dell’ordine, così come i guerriglieri, sono spesso accusate di violazioni e abusi dei diritti umani.
[LM] – NEPAL 17/12/2005.