Vertenza Ferrhotel: per Rifondazione Comunista la priorità è per la difesa dei posti di lavoro.
Ancora una volta a Messina sono a rischio posti di lavoro in un settore, le ferrovie, che dovrebbe essere considerato strategico e che invece non riesce a sottrarsi al destino della totale dismissione.
Sono giunte infatti ai lavoratori del “Ferrhotel” e delle “case Albergo” – quelle strutture che hanno sostituito il dormitorio per i ferrovieri in trasferta – ben 15 lettere di licenziamento, che si aggiungono alle 6 già recapitate due mesi fa, aggravando ulteriormente la situazione occupazionale in un settore che era fra i fiori all’occhiello della nostra città e che oggi è, come quasi tutto, ad un passo dalla piena desertificazione.
I lavoratori licenziati hanno giustamente scelto la via del conflitto occupando l’ex dormitorio ferroviario e il Partito della Rifondazione Comunista ancora una volta si schiera al loro fianco chiedendo l’intervento immediato del nuovo Sindaco, Francantonio Genovese, perché si faccia interprete presso il management di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana della ferma volontà di tutta la città di Messina di non subire ulteriori penalizzazioni da una strategia aziendale che non vuole prendere in considerazione alternative serie ai tagli ed alle dismissioni.
E’ necessario aprire da subito una trattativa fra azienda e lavoratori con il chiaro obiettivo di salvare i posti di lavoro perduti, anche attraverso la ricollocazione in altri settori dell’azienda Ferrovie, come già è avvenuto in passato per gli esuberi della Società Cooperativa Garibaldi. Le forze che hanno a cuore il futuro di Messina e in diritti dei lavoratori non possono però limitarsi ad affrontare l’emergenza.
Il Prc ritiene che sia giunto il momento di avviare una seria discussione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, sul rilancio dei trasporti nell’area dello stretto una volta scongiurata l’ombra malefica del Ponte.
Il segretario cittadino
Tonino Cafeo.