Lo ha reso noto il ministero dell`interno della Rs, riferisce l`agenzia di stampa Fena. Secondo l`agenzia si tratta di sei guardie del campo di concentramento serbo di Manjaca, nei pressi di Prijedor (Bosnia nord-ovest), l`area che fu teatro di feroce pulizia etnica durante la guerra (1992-95) e in cui si trovavano anche i tre famigerati campi di Omarska, Keraterm e Trnopolje, noti per sevizie atroci, stupri e uccisioni di civili musulmani e croati.
Secondo le stime, per il campo di Manjaca sono passati cinque mila detenuti, ma il numero esatto è difficile da accertare perché molti detenuti, che comunque non venivano registrati, sono stati rilasciati e inviati all`estero senza più tornare in Bosnia, e inoltre non sono state ancora scoperte tutte le fosse comuni nell`area.
Un mese fa a Manjaca è stato celebrato il tredicesimo anniversario del primo grande rilascio, grazie alla mediazione della Croce rossa, di 700 detenuti, dopo che nell`agosto del 1992 le immagini fotografiche dei campi di concentramento serbi fecero il giro del mondo. Solo da poco tempo la magistratura della Rs ha iniziato a perseguire i criminali di guerra.
Nelle ultime settimane 12 serbo bosniaci accusati di crimini di guerra sono stati arrestati su ordinanza della procura di Banja Luka, e due processi sono stati conclusi in primo grado con condanne fino a 20 anni. Attualmente, la procura del Tribunale statale bosniaco sta esaminando 1.264 denunce per crimini di guerra che riguardano 10.335 sospetti. Alcuni casi, dopo essere stati esaminati, verranno ceduti alla magistratura locale, altri considerati `delicati` resteranno al tribunale statale.
(ANSA) COR – 14/12/2005 18:32