Tutti i cantoni hanno approvato la moratoria. Il referendum stoppa l`importazione e la coltivazione di piante e sementi ma non blocca la ricerca in laboratorio. Deluso il governo elvetico, che aveva fatto campagna a favore del “no”. Per il ministro italiano alle politiche agricole Gianni Alemanno il voto elvetico è invece un monito per chi in Italia e in Europa, con un po’ troppa leggerezza, sostiene a spada tratta il biotech.
Soddisfatti i Verdi: “Il risultato del referendum in Svizzera – ha commentato a caldo Loredana De Petris, senatrice dei verdi e membro della Commissione Agricoltura – è la conferma che i cittadini sono contrari ad ogni forma di coesistenza tra agricoltura convenzionale e organismi geneticamente modificati ed è un forte segnale all`Unione Europea perché accolga le richieste delle Regioni che hanno dichiarato il loro territorio libero da Ogm”.
“E` la prima consultazione popolare su questo tema – dice ancora la senatrice – che si svolge sul territorio continentale e il risultato non lascia adito a dubbi. C`è ora la concreta possibilità di valutare la costituzione di un`ampia regione transnazionale libera da Ogm che valichi le Alpi”.
“Nessuno può pensare al popolo elvetico – ha detto il ministro Alemanno – come ad un popolo culturalmente arretrato, nemico della ricerca scientifica, suggestionato da spinte demagogiche e da estremismi ecologisti eppure il risultato è chiaro: la maggioranza dei cittadini elvetici non vuole nessuna forma di coltivazione o di importazione di ogm sul proprio territorio”.
Per il ministro “la strada di estrema prudenza su cui abbiamo attestato anche l`Italia è una scelta responsabile, attenta alle richieste dei consumatori e alla vocazione italiana per un agroalimentare di qualità”.
Per Alemanno, ancora, anche l`Unione europea “deve riflettere rispetto all`eccessiva disinvoltura con cui accetta varietà ogm nel proprio territorio e al modo sbrigativo con cui ha condannato le Regioni ogm-free; oggi, nel cuore culturale e geografico dell`Europa, esiste una gigantesca Regione ogm-free”.
Soddisfatta anche Coldiretti, che ricorda come anche gli italiani siano contrari agli ogm: “Più di sette italiani su dieci che esprimono un’opinione al riguardo sono convinti che i prodotti Ogm non fanno bene alla salute”.
“Per evitare di produrre danni irreparabili all`ambiente e alla salute dei cittadini occorre – sostiene la Coldiretti – essere fermi nel rispetto del principio di precauzione per evitare di compiere scelte irreversibili in attesa di risultati scientifici univoci”.
Secondo l`organizzazione è necessario procedere con prudenza per non rischiare di pregiudicare il primato della qualità dell`agricoltura italiana. “Anche la sempre maggiore adesione di amministrazioni locali alla delibera sostenuta dalla Coldiretti per liberare i territori comunali dal transgenico – afferma l`organizzazione – testimonia la contrarietà generale nei confronti degli Ogm che non servono alle imprese agricole e ai consumatori”.
Redazione Notizie Verdi, 27 novembre 2005.