Italiani nel mondo

Le imprese italiane all`assalto dei mercati della Turchia

APCOM
  Le maggiori imprese del "made in Italy" si lanciano all`assalto del mercato della Turchia, Paese all`indice per la sistematica violazione dei diritti umani e per le repressioni del popolo kurdo. Tra le società italiane spiccano Benetton, Cementir (gruppo Caltagirone), Alenia, Astaldi e Capitalia.
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Prende il via in occasione della visita di stato del presidente Carlo Azeglio Ciampi in Turchia, il “Business Forum Italia Turchia”. Confindustria, Abi e Ice accompagneranno oltre 500 aziende italiane che prenderanno parte alla missione, con lo scopo di intraprendere nuovi rapporti commerciali e sviluppare partnership attraverso colloqui bilaterali con le imprese di un paese caratterizzato da un mercato in forte espansione con 70 milioni di abitanti, il 50% dei quali con meno di 20 anni.

L`Italia è oggi il secondo partner commerciale della Turchia, dopo la Germania, ma dal punto di vista degli investimenti, la presenza italiana si deve rafforzare. Nonostante il numero delle imprese che operano nel mercato turco, attualmente 370, si sia triplicato negli ultimi dieci anni, il nostro è il sesto paese ad investire nella regione e rappresenta il 9,3% del totale degli investimenti stranieri in Turchia.

E` per questo che Confindustria, Ice e Abi, al fine di proporre al mercato turco un sistema paese compatto e integrato e considerando gli effetti positivi riscontrati in occasione delle precedenti missioni in Cina, India e Bulgaria, hanno ritenuto indispensabile far muovere le imprese in una logica di sistema coinvolgendo il sistema finanziario e le istituzioni.

La missione imprenditoriale si articolerà in quattro momenti diversi. Una serie di incontri istiuzionali, che avranno luogo ad Ankara il 22 e il 23 novembre. La delegazione di Ankara comprenderà un ristretto numero di imprese e banche selezionate in base alla presenza sul mercato turco, all`interesse per le grandi commesse e alle richieste del governo turco. Le imprese che ne fanno parte rappresentano un fatturato complessivo di circa 200 miliardi di euro e sono: Alenia Aeronautica, Astaldi, Autostrade, Benetton Group, Cementir, Enel, Eni, Fiat, Fincantieri, I Guzzini Illuminazione, Indesit Company, Gruppo Marazzi, Menarini, Perfetti Van Melle Group, Piaggio, Pirelli, Selex Communication, Telecom Italia e Universal Imballaggi. La delegazione di Ankara incontrerà il Primo Ministro Erdogan e un`ampia rappresentanza di ministri turchi.

Seguirà il Forum per la promozione degli investimenti italiani con la partecipazione del Presidente Ciampi, che si terrà a Istanbul il 24 novembre. Si tratterà del momento culminante per sottolineare la forte volontà di collaborazione in campo politico ed economico tra i due paesi. Nello stesso giorno si terranno anche una serie di incontri bilaterali tra imprese turche e italiane: se ne prevedono più di 2000. Infine il “Forumm Business si concluderà con delle visite alle aree industriali di Gebze e Bursa che si svolgeranno il 25 novembre.

Sono 376 le aziende italiane che hanno effettuato finora investimenti diretti in Turchia, per un ammontare di oltre 2,8 miliardi di dollari (9,3% dello stock degli investimenti diretti esteri in Turchia). La principale novità relativa agli investimenti esteri italiani in Turchia, agli inizi di quest`anno è rappresentata dall`acquisto di Unicredit, insieme alla Koc Financial Service, della maggioranza del capitale di Yapi Kredi, quarta banca turca, dal gruppo Cukurova. Un`operazione valutata intorno ai due miliardi di dollari. A ottobre si è conclusa inoltre l`acquisizione del cementificio Lalapasa, da parte della Cementir (Gruppo Caltagirone) per un`ammontare superiore ai 166 milioni di dollari. Oltre alla Lalapasa, la Cementir ha acquisito un`altra importante azienda turca produttrice di cemento (Cimentas).

In Turchia sono presenti anche una filiale di Capitalia e uffici di rappresentanza del Monte dei Paschi di Siena, del San Paolo Imi e di Intesa.

L`Italia è attiva anche nel mercato dei casalinghi grazie alla joint venture tra la Bialetti e la Turca Cem, che opera nel settore degli accessori da cucina detenendo il 50% del mercato turco, con un fatturato di 15 milioni di euro. L`Italia è inoltre un partner fondamentale in tre settori strategici quali le telecomunicazioni, l`energia e la difesa, grazie alla Telecom, al Gruppo Eni e alla Finmeccanica.

Tra i grandi gruppi, la Pirelli è proprietaria di uno stabilimento tecnologicamente avanzato ad Izmit, la Indesit continua a incrementare le proprie quote di mercato nel settore degli elettrodomestici, mentre la Fiat in joint-venture con il Gruppo Koc, ha mantenuto sempre una posizione di leadership nel Paese (di particolare rilievo la produzione negli stabilimenti di Bursa del veicolo “Doblo`”, principalmente destinato all`esportazione).

Nel settore farmaceutico la Menarini ha acquisito la più antica azienda IE Ulagay. Tra le aziende nazionali sono anche presenti nei settori delle infrastrutture Italcementi, Trevi e Astaldi, in quello tessile e dell`abbigliamento operano Benetton, Chicco e Zegna, in quello alimentare Barilla e Perfetti. Di rilievo anche il settore turistico che vede in prima linea aziende come Costa Crociere e Valtur e quello della difesa, con Beretta, Alenia, Agusta e Seks Sistemi integrati. Di rilievo la recente aggiudicazione, da parte di Alenia Aeronautica, di un`importante gara per la fornitura alla Marina Militare turca di dieci velivoli antisommergibile, nel quadro del programma “Meltem 3”. Inoltre l`Ansaldo Breda ha fornito 33 convogli per la metropolitana di Ankara.

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