Trafficking

Il traffico di persone in Bolivia: 40mila boliviani coinvolti

Granma Internacional
  L`Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), calcola che annualmente circa 40 mila persone in Bolivia sono “acquistate”, spacciate, trasportate, sequestrate, portate a lavorare o a prostituirsi contro la loro volontà.
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Rosario Baptista, consulente in Bolivia della OIL sostiene che le finalità della tratta e del traffico di bambini, bambine, adolescenti e donne, sono lo sfruttamento nel lavorato, la violenza sessuale commerciale, l’acquisto e la vendita di organi e le adozioni internazionali con ogni genere di irregolarità nei procedimenti.

L`Organizzazione Internazionale per l’Emigrazione ha situato la Bolivia al detto “Terzo livello”, dopo questa denuncia, in uno studio che si è concluso nel gennaio di quest’anno.

Il “Terzo livello” implica che il paese non prende le misure e non sviluppa azioni di prevenzione, e recupero delle vittime della tratta e del traffico di persone.

Il potere Legislativo ed Esecutivo e le organizzazioni patrocinatrici dei diritti umani si sono riuniti su iniziativa della presidentessa del Comitato di Genere del Senato Nazionale, Alicia Muñoz, per studiare, apportando le loro esperienze, la configurazione del disegno di legge che sta elaborando il Ministero di Giustizia per penalizzare la tratta delle persone.

“Crediamo che si debba sviluppare una partecipazione sociale nel progetto della società civile e per stabilire un Consiglio Nazionale sulla tratta, per far sì che la futura legge abbia una messa a fuoco di genere, perché sono soprattutto le donne le vittime dello sfruttamento sessuale e lavorativo”, ha detto la Muñoz, che esercita anche la presidenza del Gruppo Parlamentare Ispano-americano.

Diverse organizzazioni nazionali ed internazionali considerano il fenomeno della tratta e del traffico di persone come un`attività criminale occulta in connessioni con le multinazionali. Questa attività criminale utilizza la Bolivia come paese di transito e d’origine per l’organizzazione di queste attività delinquenziali.

Studi sul tema hanno posto in evidenza che i canali conosciuti di reclutamento per le reti della prostituzione – false agenzie d’impiego o agenzie Matrimoniali -operano con Internet e a tutto questo va sommata la tragedia che ci sono casi in cui le famiglie sono quelle che partecipano alla vendita della vittima.

Il vice ministero della Gioventù, Infanzia e Terza Età ha iniziato un processo di costruzione delle basi per affrontare questo flagello, scoperto grazie a un`investigazione realizzata sul traffico di bambini, bambine e adolescenti per fini di violenza sessuale commerciale e pornografia in Internet.

Il traffico di bambini, bambine e adolescenti con fini di violenza sessuale commerciale, la cui domanda nel paese non si è potuta quantificare con esattezza, si è incrementato con gran forza negli ultimi anni anche per via della crisi economica internazionale e nel paese in particolare, ha dichiarato il vice ministro alla giustizia, Reynaldo Imaña.

La Bolivia non è un mercato importante nel commercio sessuale, ma il fenomeno si sta presentando con sempre maggiore e preoccupante frequenza.

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