Il testo favorevole a Cuba è stato approvato da 182 Paesi membri dell’Onu; contro si sono espressi solo Stati Uniti, Israele e Palau; si sono astenute, le Isole Marshall, che l’anno scorso avevano invece votato contro; particolare, invece, la posizione di quattro Paesi – El Salvador, Nicaragua, Iraq e Marocco – che hanno deciso di non partecipare alla votazione, non esprimendo così alcuna posizione.
Quella del 9 novembre è stata la quattordicesima volta consecutiva in cui l’Assemblea delle Nazioni Unite ha bocciato l’embargo Usa, chiedendo che Washington e l’Avana mettano fine a un conflitto lungo quasi mezzo secolo ma, soprattutto, ormai anacronistico. Singolare la posizione dei membri del cosiddetto ‘Gruppo dei 77’, cui appartengono 132 Paesi in via di sviluppo più la Cina, tutti rappresentati all’Onu: secondo l’ambasciatore giamaicano Stafford Neil, che ha parlato a nome del ‘Gruppo’, l’embargo è fuori luogo perché “Cuba e Stati Uniti sono ‘condannati’ a capirsi e a far sì che il blocco lasci il posto al dialogo”.
[LL] – CUBA 10/11/2005