La stima è del governo guatemalteco, secondo cui la maggior parte dei minori rimasti senza genitori è di origine indigena e vive in villaggi periferici devastati dal fango.
Le autorità locali, insieme all’Unicef, stanno cercando di fare un censimento delle vittime, dei dispersi e degli orfani, ma il lavoro è reso difficoltoso dalle difficili condizioni in cui versano molte delle zone colpite; in ogni caso, l’impatto di ‘Stan’ sull’infanzia delle popolazioni indigene è stato devastante, considerando che statisticamente circa il 50% della popolazione autoctona ha meno di 18 anni.
Una volta censiti i sopravvissuti, sarà compito delle autorità competenti aiutarli non solo materialmente (per questo si fa affidamento sugli aiuti internazionali) ma anche a superare lo choc psicologico provocato dal disastro e dalla conseguente perdita dei genitori e di ogni bene materiale.
[LL] – GUATEMALA 13/10/2005