Diritti violati

Detenuta illegalmente negli USA leader sindacale guatemalteca

  Campaign for Labor Rights (CLR) richiede alla società civile internazionale di mobilitarsi per ottenere la liberazione di Maria Mejia. Detenuta da più di due mesi negli Stati Uniti, Maria Mejia è una leader delle lotte sindacali in difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici alla Cimatextiles e alla Choi Shin (imprese di proprietà Taiwanese e fornitrici di Liz Claiborne) e più recentemente alla Nobland (di proprietà koreana e fornitrice di Target, JC Penney e GAP) in Guatemala.
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Maria Mejia è una storica lavoratrice e attivista sindacale delle maquilas arrestata dall’Ufficio Immigrazione degli Stati Uniti all’aeroporto internazionale di Houston il 5 luglio 2005.

Maria Mejia è stata schedata come richiedente asilo politico ed è attualmente imprigionata in un centro di detenzione per immigrati vicino all’aeroporto. Maria Mejia ha richiesto di essere rilasciata sulla parola in modo da poter portare all’attenzione il suo caso.

Dall’11 settembre 2001 tuttavia, l’Ufficio immigrazione non rilascia immigrati detenuti negli aeroporti (soprannominati “alieni in arrivo”).

Maria Mejia era la principale coordinatrice delle due più importanti campagne in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici delle maquilas in Guatemala: Cimatextiles/Choishin and Nobland.

Gli attivisti delle campagne subiscono regolarmente serie minacce e violenze. Maria Mejia è stata identificata e direttamente minacciata per il suo ruolo centrale nella costruzione di realtà sindacali, di contatto e di supporto fornito ai lavoratori per organizzare azioni collettive dentro le fabbriche e preparare manifestazioni fuori dai cancelli, oltre al suo prezioso lavoro di informazione e sostegno ai lavoratori in caso di licenziamento.

Il suo ruolo, centrale per il rafforzamento della presenza del sindacato nelle maquilas, costituiva il vero motore delle campagne.

Tra il 2000 e il 2005 cinque leaders sindacali sono stati assassinati mentre svolgevano la loro attività in Guatemala. In nessun caso è stata ottenuta giustizia. Nella storia della brutale repressione contro gli attivisti sindacali nel paese, dal 1979 ad oggi, nessuno è stato mai dichiarato colpevole o condannato.

Per maggiori informazioni

http://www.campaignforlaborrights.org/alerts/2005/aug08-union.html

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