Alta Velocità

Commissione europea: milioni di euro per megaprogetti ferroviari

  La Commissione europea stanzia più di 350 milioni di euro per grandi progetti nell’ambito della rete transeuropea di trasporto. Tra essi la tratta ferroviaria ad Alta Velocità Lione-Torino, ‘opera insostenibile dal punto di vista economico ed ambientale’ per la capo gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Monica Frassoni.
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La Commissione dell’Unione europea ha stanziato 356 milioni di euro per lo svolgimento di studi e la realizzazione di progetti nell’ambito della cosiddetta “rete transeuropea di trasporto (RTE-T)”. I progetti prioritari beneficiano, da soli, di quasi l’85% del totale; di questo, oltre il 70% è destinato ai progetti ferroviari e il 20% a sistemi di trasporto “intelligenti e innovativi” come i sistemi di interoperabilità nel settore ferroviario. Tra i progetti e gli studi ai quali è stato concesso un ingente stanziamento il sistema GALILEO e le future tratte ferroviarie alpine ad Alta Velocità del Brennero e la Lione-Torino.

«Il contributo europeo ai grandi progetti di infrastruttura transeuropei svolge un ruolo fondamentale per la loro realizzazione. Senza questo intervento, alcuni progetti non vedrebbero mai la luce oppure subirebbero notevoli ritardi» ha dichiarato il Vicepresidente Jacques Barrot. «Il progetto Lione-Torino, da solo, vanta ormai un sostegno di 48 milioni di euro per il 2005 e l’Unione europea è pertanto il finanziatore principale del progetto».

I 356 milioni di euro sono stati stanziati a progetti che già figuravano nel Programma indicativo pluriennale 2001-2006 che tratta sostanzialmente i 30 progetti prioritari approvati dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’aprile del 2004. Oltre la metà dei fondi serve a sovvenzionare lavori (fino ad un 10% massimo), mentre il resto è destinato a studi tecnici, economici, finanziari e ambientali, oltre che ad altre attività necessarie per ottenere le licenze richieste (massimo 50%). Il finanziamento dei progetti di linee ad alta velocità è stato subordinato al totale rispetto delle prescrizioni in materia di interoperabilità.

Una seconda parte dei finanziamenti destinati ai progetti del Piano indicativo pluriennale – per un totale di altri 150 milioni di euro circa – sarà stanziata nelle prossime settimane. Inoltre, nell’ambito dell’invito a presentare proposte relativo al bilancio annuale RTE-T, in autunno sarà deciso il finanziamento dei progetti RTE dei dieci nuovi Stati membri e di altri progetti di reti transeuropee nel settore dei trasporti, per un importo complessivo di quasi 100 milioni di euro. Questi aiuti riguardano progetti complementari rispetto a quelli finanziati dal Programma indicativo pluriennale e di portata più modesta.

Nei soli progetti prioritari della rete transeuropea, saranno investiti 225 miliardi di euro fino al 2020.

Commentando la decisione della Commissione europea di stanziare 48 milioni di euro per studi di fattibilità del tunnel di base della Torino-Lione, Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi al Parlamento europeo, ha dichiarato di sperare che “questo denaro pubblico serva finalmente a dimostrare la non fattibilità e l`insostenibilità dell`opera sotto il profilo ambientale, di quello trasportistico e della salute”. Per l’europarlamentare “non vi è alcuna necessità oggettiva di realizzare una linea costosissima in cui 131 km su 254 (cioè il 51%) scorrono in tunnel, mentre esistono diverse soluzioni sostenibili ed altrettanto finanziabili con fondi UE, a partire dall`ammodernamento della linea esistente e da una più razionale suddivisione del traffico tra gomma e ferro”.

“Si tratta – ha aggiunto Monica Frassoni – di soluzioni che è ora di prendere seriamente in considerazione, anche alla luce della giustissima e civilissima protesta contro l`opera che stanno conducendo da anni le popolazioni locali.”

“Quando il commissario Barrot dichiara che “l`Unione europea è pertanto il finanziatore principale del progetto”, dice in realtà una cosa abbastanza ovvia, poiché per quello che riguarda gli studi di fattibilità l`Unione europea ha la possibilità di contribuire con percentuali più elevate rispetto a quanto accade per la realizzazione delle opere vere e proprie”, conclude l’esponente dei Verdi. “Il problema è che la dichiarazione di Barrot lascia credere che l`Unione europea continuerà a rimanere il principale finanziatore della Torino-Lione, il che, dati gli ingenti costi previsti (15 miliardi di euro a preventivo!), non è ovviamente possibile.”

Redazione Terrelibere.org

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