Quito da mesi chiede che la Colombia rispetti un corridoio di sicurezza, interdetto alle fumigazioni, di almeno dieci chilometri per evitare che la popolazione ecuadoriana residente sulla frontiera venga investita dalle sostanze chimiche disperse dall’alto per distruggere le piantagioni illegali di coca in territorio colombiano e che il vento trasporta per chilometri oltre confine.
Il governo ecuadoriano ha ricordato che, a causa delle fumigazioni colombiane, la popolazione di alcuni villaggi ecuadoriani ha riscontrato affezioni dermatologiche, si è ammalata di cancro, e continua a subire la perdita delle colture o degli animali da allevamento.
[LL] – ECUADOR 5/9/2005