I continui combattimenti tra i gruppi armati attivi nella zona negli ultimi tre mesi hanno costretto almeno un migliaio di civili, prevalentemente indigeni, ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi verso la città costiera di Tumaco o più a nord fino a Cali.
“Di questi, almeno 400 non hanno ricevuto ancora alcun tipo di aiuto” ha riferito Ron Redmond, portavoce dell’Acnur a Ginevra, aggiungendo: “Il numero di questi ‘desplazados’ può sembrare ridotto, se paragonato alla crisi umanitaria in corso nell’intero Paese, ma è particolarmente significativo perché l’area degli scontri è relativamente poco abitata”.
Secondo una valutazione elaborata dalla diocesi di Tumaco, i combattimenti continuano e potrebbero causare altri sfollati. “La vulnerabilità di queste persone è aggravata dalla mancanza di servizi di base, infrastrutture sanitarie e altro, che fanno di Nariño una delle regioni più povere del Paese” ha concluso Redmond.
Nel 2004 sono stati almeno 2.600 i civili sfollati a causa della violenza solo nel Nariño; in totale, secondo recenti stime dello stesso governo di Bogotá, sono almeno 2 milioni i ‘desplazados’ in tutta la Colombia. [FB]