Balcani/ equonomia

Albania: joint-venture italo-albanese `Donianna` apre calzaturificio

  La joint venture italo-albanese Donianna, partecipata dall`italiana Nuova Adelchi, aprirà nel mese di maggio il terzo calzaturificio in Albania.
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print

ROMA, 31 MAR – Lo stabilimento, che richiederà un investimento iniziale di 6 milioni di euro, sarà denominato Albanian Shoes Corporation e la partecipazione di maggioranza sarà controllata dai partner albanesi della joint venture. La direttrice della società, Donika Miçi, fa sapere che il calzaturificio sorgerà nelle vicinanze di Valona, lungo l`autostrada che collega Tirana con Durazzo e la produzione sarà avviata nel mese di novembre.

“L`impianto disporrà di una capacità produttiva iniziale di 15mila paia di scarpe al giorno. Nel primo anno di attività, le stime parlano di 40 milioni di euro di ricavi dalle esportazioni” afferma Miçi. Nella fase di avvio, il 90% della produzione sarà destinato agli Stati Uniti, mentre il restante 10% verrà esportato nell`Unione Europea. In seguito, il calzaturificio produrrà anche per il mercato domestico e per quello balcanico.

La Albanian Shoes Corporation avrà mille dipendenti e sarà il primo impianto del Paese a progettare, produrre ed esportare scarpe con il marchio “made in Albania”. La joint venture Donianna è stata costituita nel 1996 con un investimento del produttore italiano di calzature Nuova Adelchi, che ha sede a Tricase, in provincia di Lecce, e produce ed esporta calzature in tutto il mondo. Amministratore unico della società pugliese è l`imprenditore Sergio Adelchi.

Dall`inizio degli anni Novanta, la Nuova Adelchi ha delocalizzato alcune fasi del processo produttivo in Albania, Bulgaria e Romania, esportando in questi Paesi le materie prime (pelli, tomaie, collanti, filati, puntali, fodere) necessarie per la realizzazione di semilavorati per calzature per poi importare, in un secondo momento, il prodotto finito.

Attualmente la joint venture gestisce due fabbriche, la Rozimpeks e la Donianna. “L`anno scorso la Rozimpeks, che produce tomaie, ha registrato un fatturato di 800mila euro, mentre la Donianna, che ha avviato l`attività nel 2002, ha tre linee di produzione ognuna delle quali dispone di una capacità produttiva di mille scarpe in otto ore” spiega il direttore. L`anno scorso la joint venture ha riportato un fatturato di 4 milioni di euro che prevede di raddoppiare nel 2005.

Corrispondente ICE a Tirana, 31 marzo 2005

 Questa storia è stata letta 7118 volte

Il libro
La Spoon River dei braccianti
Otto eroi da ricordare
Leggi »
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Laterza editore

Lo sfruttamento nel piatto

Le filiere agricole, lo sfruttamento schiavile e le vite di chi ci lavora


Nuova edizione economica a 11 €

Lo sfruttamento nel piatto

Ricominciano le presentazioni del libro! Resta aggiornato per conoscere le prossime date