E` la prima volta che le bande illegali rinunciano alle armi dopo 14 anni di anarchia cominciati nel 1991 con la deposizione del dittatore Mohammed Siad Barre. I cosiddetti “signori della guerra” che controllano la città fanno anche parte del governo di transizione somalo tuttora in esilio in Kenya per motivi di sicurezza.
Le armi sono state concentrate in uno stadio di Mogadiscio sud. Secondo Jama, questo inizio di programma di disarmo volontario costituisce una “pietra miliare” verso l’insediamento del governo somalo a Mogadiscio e non a Jowhar e Baidoa come era stato annunciato mercoledì scorso.
I “signori della guerra” hanno deciso anche di costituire pattuglie capaci di garantire sicurezza alla città in modo da rendere possibile l’arrivo del governo in esilio; uno di loro, Musa Sudi Yalahow, ha detto che ormai le armi “appartengono al popolo somalo” e un altro, Mohammed Qanyare Afrah, ha esplicitamente sottolineato che il disarmo viene ora attuato per rendere la capitale libera da armi e violenza e facilitare l’arrivo del governo dal Kenya.
[MB] – SOMALIA 15/5/2005